Imola – Ancora una calda giornata per i piloti del National Trophy in gara a Imola per il quinto e penultimo round del torneo 2015, ma la calura non ha pregiudicato le gare e lo spettacolo che notoriamente rende il campionato organizzato dal Moto Club Spoleto.
L’apertura è d’obbligo per il bolognese e collaudatore della Ducati Alessandro Valia che, in sella alla sperimentale 1299 di 1300 cc di cilindrata, con il quarto successo personale chiude i conti in anticipo, conquistando il titolo 2015. Valia torna così a cogliere un importante successo dopo la conquista nell’ormai lontano 2002 del titolo tricolore della classe 1000 Stock.
Nella 600 la vittoria è andata al bresciano Stefano Casalotti (Yamaha) che ha preso parte alla corsa per affinare la preparazione in vista del prosieguo dell’Europeo stock 600, ma in qualità di wild card non prende punti in campionato e quindi il romagnolo Massimiliano Spedale (Yamaha) che ha concluso alle sue spalle, incamera il massimo punteggio e allunga decisamente in campionato.
La gara della 600 parte con 33° di temperatura e l’asfalto a quota 43; il più veloce al via è proprio Casalotti, che, in attesa che riprenda il Campionato Europeo, ha deciso di impegnarsi nel week end imolese ed è uscito fortunatamente illeso da una caduta di gruppo che lo ha visto coinvolto nella gara 600 SuperSport del CIV; nella sua scia si installa subito Spedale (partito dalla pole position) a sua volta inseguito dall’altra wild card Riccardo Caruso (Kawasaki). E’ proprio il portacolori del Moto Club Pasolini ad animare il gruppetto di testa, prima rilevando la seconda posizione di Spedale, poi incappando in una penalizzazione per taglio di chicane e terminando infine la sua corsa alla chiusura del settimo giro per una scivolata all’uscita della variante bassa.
Né Casalotti (che alla sesta tornata firma il giro più veloce in 1’”54”6) né Spedale perdono però la concentrazione e si preparano al prevedibile duello all’arma bianca delle ultime battute.
Intanto nel gruppo degli inseguitori il più continuo è decisamente Mattia Gollini (Yamaha) che, sia pure a distanza di sicurezza dai battistrada, riesce comunque a precedere la muta formata da Stefano Manieri (Yamaha), Daniele Corradi (Kawasaki), Marco De Luca (Yamaha) e Flavio Ferroni (Kawasaki) che giungeranno poi in quest’ordine. Solo ottavo, sotto la bandiera a scacchi, Daigoro Toti (Yamaha) che mette in carniere comunque 10 punti, utili per conservare la seconda posizione in campionato e non archiviare anticipatamente la questione-titolo.
Il finale è veramente spettacolare ed emozionante: il diciannovenne romagnolo Spedale non attende l’ultimo giro per attaccare Casalotti ma fin dalla terzultima tornata “punta” il battistrada, cercando spazio per il sorpasso. Da parte sua il ventiduenne bresciano Casalotti è bravo a tenere sempre la corda e a non lasciare varchi all’inseguitore. Gli ultimi metri sono al cardiopalma, Spedale prova a farsi vedere lungo traiettorie alternative ma Casalotti guida deciso e ottiene la vittoria. Spedale sorride pensando al campionato mentre Gollini completa meritatamente il podio. In classifica generale Spedale ha 104 punti e precede Toti a quota 84 e Gollini a 78.
Alex Valia (Ducati) non si lascia intimorire dalla pole position dell’altro ducatista Paolo Mauri e, in una gara disputata sulla distanza di 7 giri a causa della bandiera rossa esposta dopo il primo via a causa di un malore accusato, per fortuna senza conseguenze, dal gentleman-driver Enzo Chiapello (Aprilia), ottiene il quarto successo su cinque prove ma soprattutto si garantisce matematicamente il titolo del National Trophy classe 1000.
Il quarantenne pilota bolognese, che già nei primi due giri della gara poi interrotta aveva saputo reagire brillantemente allo sprint iniziale di Mauri, evita qualsiasi rischio, prendendo la testa fin dal primo passaggio. Il comasco prova a reagire ma poi deve subire anche il ritorno del laziale Remo Castellarin (BMW), iscritto come wild card e partito con i due avversari dalla prima fila, che si prende la seconda posizione e la conserva fino all’arrivo.
Valia non viene mai messo in pericolo dalla coppia di inseguitori, guida con sicurezza ma anche con passo sostenuto (suo sarà il giro più veloce in 1’52”2) e fila diretto verso l’importante successo.
Alle spalle di Castellarin e Mauri si mette in evidenza Davide Caselli (BMW), quarto dal primo all’ultimo giro e capace anche di respingere l’attacco dell’umbro Alessio Velini (BMW); segue Di Giannicola (BMW), vittorioso a Vallelunga, che conserva la seconda posizione nella classifica generale alle spalle dell’ormai campione Valia e davanti a Velini.
La gara si è disputata con una temperatura di 33° mentre l’asfalto ha raggiunto i 47 con 28 classificati rispetto ai 38 partenti. Classifica: Valia 120, Di Giannicola 78, Velini 65.
Prossimo appuntamento con il National Trophy il 10 ottobre al Mugello.