SPETTACOLO A MISANO CON IL NATIONAL TROPHY TOTI (600) E VALIA (1000) I VINCITORI Griglie complete e gare ricche di colpi di scena

MISANO ADRIATICO – Giornata grigia, ma solo dal punto di vista atmosferico, per il debutto 2015 del National Trophy, il campionato di velocità organizzato dal Moto Club Spoleto. Al Misano World Circuit si è assistito infatti a gare spettacolari e combattute, al termine delle quali le vittorie sono andate al romano Daigoro Toti (Yamaha) nella classe 600 e al bolognese Alessandro Valia (Ducati) nella classe 1000. In entrambi i casi non sono mancati colpi di scena che hanno reso ancora più avvincenti e incerte le competizioni sino allo sventolare della bandiera a scacchi.

 

La 600, imbottita di giovani in cerca di una ribalta che li lanci in positivi scenari futuri, ha visto primeggiare il romano Daigoro Toti, ma per il ventiquattrenne laziale non è stata una passeggiata. Ci sono volute infatti tre partenze prima di assistere ai sette giri che assegnassero i primi punti del campionato 2015. Nel primo starter il poleman Mattia Gollini non si fa sorprendere e brucia gli altri piloti marcati Yamaha, Massimiliano Spedale e Gennaro Antonio Romano, ma quando l’emiliano è in piena bagarre con altri avversari, il suo motore cede lasciando una scia di olio sull’asfalto del Marco Simoncelli; inevitabile la bandiera rossa e il conseguente ritiro per i pilota di Sassuolo. Dopo la messa in sicurezza del circuito si va alla seconda partenza, in questo caso è Toti ad avere la meglio e a portarsi in testa al gruppone dei piloti, comprendente i soliti Spedale e Romano, ma anche il questo caso non c’è nemmeno il tempo di leggere le classifiche del secondo passaggio che proprio sul rettilineo del traguardo, una densa fumata mette out la Kawaski di Flavio Ferroni che era immediatamente a ridosso dei battistrada. Altra bandiera rossa, nuova pulizia della pista e finalmente si parte per la gara che assegnerà i primi punti del National 2015.

Con l’assenza di Gollini e di Ferroni, rispettivamente primo e quarto crono in prova, è il pilota di casa Spedale a scattare per primo allo spegnersi del semaforo, con Marco De Luca (Yamaha), Davide Bonfanti e Toti ad inseguire. Ad inizio del terzo giro Bonfanti va in testa, trascinandosi in scia tutto il gruppetto dei migliori, comprendente Spedale, Toti, Romano, De Luca e Brignoli. La situazione non cambia radicalmente sino al quinto passaggio, quando Toti superato Spedale si mette alla caccia di Bonfanti e con una perfetta manovra lo sorpassa alla curva della Quercia. Al penultimo giro Toti, Bonfanti e Romano guadagnano un lieve margine su Spedale, De Luca e Brignoli e primi i tre si giocano in volata la vittoria. All’ultima curva Toti ha un minimo vantaggio su Bonfanti che gli prende la scia e prova a uscire all’ultimo momento, ma il romano resiste e per soli 29 millesimi conquista il gradino più alto del podio, davanti allo stesso Bonfanti e a Romano. Poi a due secondi concludono Spedale, De Luca e Brignoli. Più attardato arriva uno stuolo di Yamaha con Fabio Mottola, Stevis Bressan, Nicola Scienza e Vincenzo Langonigro che completano la top ten. L’ungherese Fabian Gyutai (Honda) è il migliore della pattuglia straniera con il tredicesimo posto, mentre fra i giovanissimi il migliore è il laziale Fabio Magliocchetti (Yamaha) giunto oltre la ventesima posizione. Fra i sedicenni sfortunati Giorgio Guerra, Flavio Ferroni e Davide Maio tutti caduti senza conseguenze.

 

A seguito delle bandiere rosse nella 600, la gara della classe 1000 viene ridotta da dieci a otto giri, ma anche nella massima cilindrata non sono mancati i colpi di scena, il primo al termine del giro di allineamento, quando la BMW di Cosimo Diviccaro si zittisce e non ne vuol sapere di ripartire, costringendo il barlettano ad abbandonare la settima casella della griglia.

Allo starter è il poleman Alessandro Valia, in sella alla sperimentale Ducati 1299 di 1300 cc di cilindrata, che, scattato dalla pole, prende in mano le redini della gara, ma alla conclusione del primo giro è l’emiliano di Formigine e portacolori del Moto Club Spoleto Davide Caselli (BMW) a guidare le danze, seguito da Valia e da uno stuolo di BMW con Andrea Di Giannicola, Letizia Marchetti e Alessio Velini. Valia nel tentativo di tornare in testa alla gara, va lungo alla variante del Parco, riesce a rimanere in equilibrio e torna in pista quarto. Al passaggio successivo il bolognese è nuovamente sui battistrada, mentre una scivolata mette fuori gara Roberto Festa (Kawasaki) che occupava la sesta piazza. Caselli prova ad allungare, ma Valia non molla, stacca il giro veloce in 1’38.290 e torna al comando per non mollare più fino alla bandiera a scacchi. Alle sue spalle Di Giannicola prende margine sul gruppo degli inseguitori e consolida la seconda piazza. Nei giri conclusivi è bagarre per l’ultimo gradino del podio con la Marchetti che grazie a una staccata da brividi trova il terzo posto, ma giunta alla curva del Tramonto va lunga e per lei la gara finisce qui. Nella volata finale che vale l’ultimo gradino del podio Velini ha la meglio su Caselli, quinto chiude il vicentino Luca Bono (Ducati) che di un’inezia precede la Kawasaki di Alvise Benati.

Grande soddisfazione per Valia che ha dimostrato come “anche una moto sperimentale, senza nessun preparazione specifica, sia in grado di vincere praticamente al debutto nelle competizioni”.

Felice anche Velini, che non ama Misano e quindi è riuscito a limitare i danni in attesa di circuiti a lui più congeniali come Vallelunga e il Mugello.

 

Prossimo appuntamento con il National Trophy il 17 maggio a Valleunga sempre in concomitanza con il CIV.