Il National Trophy, senza abbandonare la fisionomia che lo ha reso famoso negli anni, introduce nuove regole, volte a valorizzare talenti emergenti, per lanciarli verso l’olimpo del CIV e poi ancora più avanti. Ed a sviluppare le nuove moto per il mondiale Supersport 2022.
Innanzi tutto si darà maggiore spazio ai giovani promettenti, ma ancora immaturi, che potranno così sviluppare e far crescere il loro talento: il Promoter, in collaborazione con la Fmi, ha studiato un nuovo format per entrambi le classi.
Nella classe 1000 Superbike potranno partecipare i piloti con licenza Fmi nati prima del 1994, e,se più giovani, a condizione che non abbiano fatto registrare un tempo in gare ufficiali FMI al di sotto del 1’53″00, negli anni 2019 / 2020 al Mugello Circuit. I giovani che abbiano superato quel limite dovranno quindi accettare la sfida del CIV.
Nella Supersport e SuperOpen il limite è fissato al 1998 e al tempo di 1’56″00, sempre al Mugello Circuit.
Il nuovo format è stato studiato soprattutto per incentivare la partecipazione al National a piloti che provengano da manifestazioni come la Coppa Italia e la coppa Fmi.
Il Trofeo, in ambedue le classi, avrà una sotto classifica denominata “CIV Project”, che terrà conto solo dei più giovani che non abbiano mai preso parte a competizioni titolate come Civ o Mondiali. E questa classifica avrà un premio molto molto consistente: l’iscrizione a tutto il CIV 2022.
Dal punto di vista tecnico, invece, il National Trophy sarà, insieme al BSB, la ideale palestra di sperimentazione per la nuova formula mondiale della supersport (limite di 600 cc per le 4 cilindri, 800 per le 3 e 960 per le bicilindriche). La sfida organizzativa è ardua, perchè il regolamento tecnico è tutto da definire. Per la prima gara (Mugello 18 aprile), grazie ad un accordo con tutti i team finora iscritti al National 2021, nella nuova classe denominata SuperOpen, si procederà con un motore in versione stock, ciclistica libera e e centralina libera, il che permetterà di montare quella di serie o quella alternativa. Dopo questa prima gara potrà esserci una riunione di approfondimento delle regole tecniche. Di certo è che sono già molti i team ed i piloti che hanno aderito a questa nuova formula, che, come è ovvio, desta molto interesse, in previsione della strada che la attuale supersport va a prendere nel mondiale e poi, presumibilmente, anche nei vari campionati nazionali.
La premiazione sarà particolarmente articolata: oltre alla classifica assoluta verranno premiati i primi tre della classica 600 Supersport e i primi tre della nuova Super Open. Ci sarà anche la classifica Moto 2, che ha già 5 moto iscritte.
Infine la novità dello “sbarco in Spagna”. Nella pausa tra Agosto e Settembre, si svolgerà la trasferta a Valencia: sul prestigioso tracciato teatro delle sfide decisive della MotoGP, si correrà una doppia gara: sabato 11 e domenica 12 Settembre. Essa, insieme alle sette in terra italiana, darà luogo ad una diversa classifica, quella dell'”International Trophy”.
Daniele Cesaretti, promoter National Trophy: “E’ sorprendente essere riusciti a mettere in piedi tutti questi progetti, in una fase di crisi generalizzata come quella attuale, ma ciò conferma, ancora una volta, come il National Trophy sappia tenersi al passo coi tempi e al servizio del motociclismo Tricolore. Abbiamo passato un 2020 difficilissimo, ma siamo riusciti a portare a termine un campionato nel migliore dei modi. Portare a termine una stagione come quella appena trascorsa era difficilissimo e sicuramente è stato fondamentale il lavoro che la Fmi ha svolto.“